Ritengo che prima di tutto, Metodo Orsi ® significhi attitudine, insegniamo ai nostri alunni ad:
ed infine "quando le cose non funzionano … non vederle mai come una sconfitta, ma come un nuovo punto di partenza".
Questa attitudine durante l’istruzione del cane, si somma ad un modello d’insegnamento ben definito, che ne sviluppa le capacità cognitive, dandogli la possibilità di potenziare le sue abilità, mantenendo un alto controllo della gestione emozionale.
Lo sviluppo di un binomio concepito sulla costruzione di motori sociali, come lo sviluppo empatico, la comunicazione (verbale e non verbale) e il corretto utilizzo delle caratteristiche naturali del cane, favoriranno la cooperazione.
Durante la fase di apprendimento, i protocolli si propongono di lavorare con la minor frustrazione possibile, così come è naturale che avvenga quando si sottopone il cane ad uno stimolo/situazione nuove.
Il nostro scopo è che l’apprendimento nel cane avvenga gradualmente, come comportamento positivo, ricercato dal cane, eliminando ove possibile, tutte le fonti di stress legate al processo dell’acquisizione delle nozioni.
Il Metodo Orsi ®, implementa sistematicamente diversi tipi di rinforzi che favoriscono la negoziazione, evolvendosi in comportamenti.
Da tempo ormai è stato dimostrato che i cani “ragionano” e hanno dei processi cognitivi simili ai nostri, che non sono altro che elaborazioni di dati esterni o interni che vengono impiegati come funzioni organizzative, quali mediatori tra stimoli e risposte.
Attraverso queste conoscenze traiamo grandi vantaggi nell’istruzione dell’animale. Ecco che l’apprendimento diventa non più meccanizzare azioni, bensì creare concetti.
Il metodo è strutturato in una serie di proposte finalizzate all’applicazione delle conoscenze attuali dell’etologia, psicologia e delle neuroscienze cognitive durante la fase d’istruzione del cane.
Esistono tre coordinate per poter realizzare un training basato sul metodo Orsi ® :
E’ lo studio della mente dell’animale visto da un punto di vista adattativo.
Inoltre è il sistema operativo del cane il quale ha la capacità di comprendere concetti, prendere decisioni e trovare la soluzione ad un problema.
E’ come la creazione di un software di risposte a situazioni, basate sulle capacità cognitive dell’individuo ( etologia cognitiva). Si tratta d’insegnare al cane norme comuni che, con un minimo di memoria, possano aiutarlo a risolvere una grande quantità di situazioni.
Con il termine psicologia cognitiva s’intende l’apprendimento di qualcosa, non un atto meccanico, ma la comprensione di ciò che viene richiesto. Il vantaggio dell’apprendimento cognitivo è, che imparare è il premio dell’apprendimento.
L’emozione è un sentimento involontario psicologico e biologico. Per questo motivo in situazioni fortemente emozionali non possiamo ricorrere alle norme cognitive del cane, ma possiamo ripristinarle per recuperare il giusto livello emozionale.
Il metodo Orsi ®, opera sullo sviluppo dei motori sociali, lavorando sul gruppo sociale (squadra) all’interno della relazione intersoggettiva, evitando che il cane lavori solo per motori egoistici (cibo),arrivando alla fine di un percorso all’ auto-rinforzo, ossia la gratificazione del comportamento, è l’arrivo alla meta del binomio cane/proprietario, che raggiunge uno stato simbiotico.
Il metodo Orsi ® utilizza il condizionamento Operante e Classico, per la creazione delle strutture d’apprendimento e degli spazi d’apprendimento. All’interno di questi, il cane saprà con quali “strumenti” andrà ad apprendere un’azione nuova. Una volta appresa l’azione, l’integrazione dei motori sociali avrà un compito essenziale per la realizzazione di queste. L’affetto, sicuramente è il motore sociale principale all’interno della metodologia Orsi ®.
Senza l’affetto, non si sarebbe disposti a rimanere uniti a chi ci ha causato un problema, se ci muovessimo esclusivamente per associazioni con stimoli positivi o negativi, la struttura sociale non sarebbe possibile, poiché i membri del gruppo arriverebbero ad uno scontro e il gruppo si scioglierebbe. L’ evoluzione ha creato nei mammiferi sociali, un’emozione positiva che provoca uno stato di benessere nell’interagire con altri individui.
Si definisce gruppo l’insieme di due o più individui che interagiscono e comunicano tra loro.
Caratteristiche necessarie per la costruzione del gruppo:
Il cane vive in maniera collaborativa e permanente con gli individui della sua specie: questo ci è molto utile, in quanto possiede la capacità di lavorare in squadra.
Esistono tre distanze di relazione che determinano la condotta:
Questa distanza è usata in azioni collaborative e serve anche per ricevere segnali di interesse di altri membri del gruppo, come i segnali di pericolo.
Vicinanza necessaria per le interazioni sociali dirette tra gli individui. E’ la distanza che permette l’apprendimento del cane e l’interscambio di informazioni.
Distanza all’interno della quale il cane può sentirsi aggredito, compromettendo la sua sicurezza. La distanza critica si ramifica in due:distanza di conflitto e distanza di sicurezza.
Il cane ci riconosce come un soggetto con il quale può scambiare informazioni e non solo riceverle. La comunicazione intersoggettiva è un processo di traduzione e non di sola lettura: esisteranno sempre delle “deformazioni” all’interno del processo. Qui è dove si stabilisce il vincolo affettivo con il cane e la capacità empatica.
L’empatia è la capacità di percepire e riconoscere gli stati emotivi degli altri individui e modificare il proprio comportamento di conseguenza, ma attenzione, essa è una capacità neutra, cioè, non implica come colloquialmente si suppone che si voglia aiutare l’altro individuo: l’empatia è quella che usiamo, ad esempio, quando dobbiamo negoziare un aumento e aspettiamo il giorno che percepiamo di buon umore il titolare, evitando quei giorni nei quali il suo stato emotivo è negativo per la cattiva predisposizione che avrà davanti alla nostra proposta.
Nei cani non solo è dimostrata l'empatia verso altri cani, ma anche nei confronti delle persone (e anche di altre specie animali): per questo motivo i cani si attivano quando ci vedono felici e fuggono nei momenti di rabbia, anche se non li abbiamo mai puniti.
Allenare l’empatia ci permette di entrare in connessione con il nostro cane…
La connessione è la capacità di condivisione di uno spazio “intimo” con un altro individuo.
Connessione significa, imparare a guardare con gli occhi del cane, comunicazione, fare delle attività insieme che potenzino i motori sociali e proporzionino il giusto equilibrio nella relazione affettiva, aumentando lo stato empatico.
Inoltre, la connessione favorisce la concentrazione rilassata (livello motivazionale ed emozionale ottimo, che ne favoriscono l’apprendimento) e l’auto-rinforzo (il solo fatto di raggiungere una meta con il guida, è di per se già rinforzante).
La connessione oltre tutto questo, è un sentimento unico; ogni amante degli animali dovrebbe avere la possibilità di sentirla e sperimentarla.
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